L’anno ’24 che stiamo vivendo segna, per Mercogliano, tappe di storia importanti. Novecento anni fa nasceva infatti il culto della Madonna di Montevergine detta “Mamma Schiavona“. Sarà una tappa privilegiata anche per il prossimo Giubileo del ’25. Non a caso la città di Mercogliano, anche per questo, è la principale meta turistica della provincia di Avellino ed una delle città d’arte e di turismo “ambientale” tra le più importanti delle aree interne della Regione Campania. Fanno tappa le testimonianze di beni ed attività culturali e religiose uniche. Sta ai piedi del monte Partenio, Parco del Partenio, con le sue importanti risorse naturali, ambientali e paesaggistiche, culturali e religiose tra le più belle ed importanti della Regione Campania.
Mercogliano è porta d’Irpinia alle porte di Avellino da cui dista appena 3 km. Sembra un gioco di parole ma di fatto è così. Un connubio di natura, fede ed aria salubre per le altitudini che ha. “Il suo nome – si legge – sembra derivare da Mercurianum, chiaro riferimento al culto di Mercurio praticato dagli abitanti alle origini della località. Con i suoi 13.000 circa abitanti, è famosa per l’Abbazia territoriale di Montevergine, meta di numerosi pellegrinaggi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, sita nella frazione che prende il nome omonimo. Negli ultimi 35 anni ha ricevuto un grande incremento demografico, urbanistico e industriale grazie al fiorente centro economico di Torrette-Torcelli, sede di numerose attività commerciali”. Il viaggio presso uno dei simboli dell’avellinese ci porta attraverso la storia che Mercogliano che conserva da secoli, lungo un percorso che va dal centro storico della città fino al Santuario di Montevergine meta di fede e spiritualità nota in tantissimi luoghi.
Morfologia collinare che sta ai piedi di Montevergine, Mercogliano può essere raggiunta grazie allo svincolo Avellino Ovest dell’autostrada Napoli-Canosa. Da lì al centro del paese ci si impiega pochi minuti dentro l’idea di una vivibilità che respiri da subito per chi viene dalle grandi città e vuole trovare, per esempio, aree dov’è possibile parcheggiare la propria auto gratuitamente. La passeggiata a piedi lungo l’alberato Viale San Modestino, il corso più frequentato del paese che prende il nome del santo patrono è una garanzia per ogni visitatore. Luogo ricco di trattorie e di ristoranti tipici con tanti dei uoni cibi di cui l’avellinese si compone. E poi caffetterie, pasticcerie, botteghe, bancarelle tipiche. Un viale che si snoda per ben 500 metri che parte da un piccolo e curato giardino pubblico e termina con la piccola Piazza omonima, caratterizzata da un suolo ricoperto da sampietrini. A vista d’occhio c’è la Parrocchia di San Modestino Vescovo. Da qui ogni 17 febbraio, la festa di San Modestino si fa sentire e vedere sia all’interno del piazzale della Funicolare di Mercogliano che altrove. L’accensione del “focarone”, tipico rito propiziatorio durante il quale si incendia la legna del posto è l’apice della festa nel cuore dell’inverno che porta febbraio. Sul selciato i sampietrini restano un elemento urbanistico che caratterizza Mercogliano. C’è la Chiesa dell’Annunziata, risalente al XV secolo e via dritto al Municipio del paese che è situato ai piedi della frazione di Capocastello, un borgo medioevale che ha vissuto la sua crescita urbanistica verticale rivestita di pietra locale.
La frazione di Capocastello che il bravo, giovane ed entusiasta sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, nella foto/video sopra, ha voluto trasformare anche in Distretto Creativo, è un percorso culturale fino ai resti del Castello. Il nome, Capocastello, nome si legge che derivi dall’antico castello che si ergeva sulla cima. Raggiungibile a piedi grazie ad una scalinata che parte da Piazza Municipio. Mentre si sale si incontrano le tre chiese: la piccola Chiesa di San Giovanni, la Chiesa Madre di Mercogliano Santi Pietro e Paolo, e la Chiesa della SS.ma Immacolata Concezione, che ospita nella cripta l’Antiquarium, un museo gratuito che espone sia materiale ceramico e numismatico risalenti al XII-XIII secolo, che manufatti databili tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’Età Moderna. Al termine della salita un breve tratto di strada che si arriva ai ruderi del Castello di Mercogliano, anticamente posto a dominio del paese con lo scopo di difendere ed impedire il passaggio sul versante occidentale. Edificato nella seconda metà del XI secolo, si affaccia su Mercogliano e sulla vicina Avellino, potendo arrivare a scorgere anche i Monti Picentini che chiudono la valle. Dopo esser stato teatro di numerose battaglie, dopo i danneggiamenti del terremoto del 1140 e del 1732, dopo un incendio scoppiato nel 1656 e dopo la demolizione di alcune porzioni per ricavarne materiali destinati alla costruzione di nuovi edifici privati, il Castello fu definitivamente distrutto dalle truppe francesi nel 1799. Recenti restauri hanno riportato alla luce una delle cinque porte delle mura che un tempo circondavano il borgo. Si tratta della “Porta dei Santi” che, nella parte superiore, mostra un affresco raffigurante San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano.
La frazione di Montevergine merita uno spazio a parte. Un luogo che accoglie milioni di pellegrini situato oltre i 1.260 metri sul livello del mare che prende il nome dal santuario cattolico dove “impera” Mamma Schiavona. Montevergine si raggiunge anche attraverso la Funicolare di Mercogliano, che collega la frazione al paese omonimo. L’etimologia è chiara: dice che”il nome antico, secondo alcuni manoscritti, deriva da “Monte di Virgilio”, in quanto si riteneva che il poeta latino Virgilio avesse un orto in questo luogo. Solo in seguito alla fondazione della chiesa fu rinominata Montevergine, chiara dedica alla Vergine Maria. Oltre alla funicolare, l’Abbazia può essere raggiunta attraverso una tortuosa strada, scelta per sei volte nel Giro ciclistico d’Italia come tappa d’arrivo. Un’Abbazia che è una delle sei abbazie territoriali nazionali e include il Santuario omonimo. Un vero monumento nazionale che ospita al suo interno il quadro della Madonna di Montevergine, risalente al XIII-XIV secolo e raffigurante la vergine Maria seduta su un trono con in braccio Gesù bambino. Il Santuario include una basilica antica e una basilica nuova. Quella antica risale al 1126 ma di essa non rimase nulla dopo il crollo del 1629. Fu ricostruita alcuni anni dopo e permetteva l’accesso alla navata unica tramite una scalinata angolare tuttora presente nel cortile del monastero che si affaccia su tutta la valle. La basilica nuova, invece, è stata completata nel 1961 e realizzata dall’architetto Florestano di Fausto. Con la facciata rivestita in pietra e divisa in tre scomparti, dove si aprono altrettanti ingressi: al centro è posto un rosone che raffigura, attraverso i colori dei vetri, l’incoronazione della Vergine. Accanto alla nuova basilica c’è il campanile alto 80 metri, rivestito di granito bianco e grigio, caratterizzato da uno stile architettonico ionico nella parte inferiore, e corinzio nella parte superiore, diversamente dalla basilica che è stata concepita mediante uno stile architettonico neoromanico. Il complesso monastico include, oltre alle due basiliche, la cripta di San Guglielmo e la statua a lui dedicata all’esterno, la sala degli ex voto, un museo che raccoglie i numerosi reperti archeologici o gioielli ed opere d’arte portati dai pellegrini o ritrovati intorno al santuario, e le abitazioni dei residenti. Ogni anno il Santuario è visitato da circa un milione e mezzo di pellegrini.
Poco distante il Palazzo Abbaziale di Loreto è uno dei tesori d’arte più importanti dell’Irpinia. Importante edificio di carattere religioso presente sul territorio di Mercogliano è il Palazzo Abbaziale di Loreto, realizzato dal brillante architetto Domenico Antonio Vaccaro. L’attuale abbazia sostituisce un complesso monastico risalente al XII secolo, raso al suol dal terremoto del 1732, che aveva il ruolo di prestare un’adeguata assistenza sanitaria ai deboli, anziani e infermi che avevano difficoltà a ricevere cura nella zona di Montevergine. Oggi il palazzo è adibito all’organizzazione di eventi orchestrali, sia interni che esterni, grazie al chiostro stupendo che l’edificio comprende, ma avrai ugualmente la possibilità di visitare aree ricche di storia, come la Biblioteca statale di Montevergine che occupa un’ala della struttura e conserva oltre 200.000 manoscritti religiosi, musicali, sociali, politici ed economici, e l’antica farmacia contenente oltre 300 vasi di maiolica dipinti a mano.
Il Parco regionale del Partenio è la terra natia di prodotti rinomati in tutto il mondo. Mercogliano fa parte di un’area naturale protetta, il Parco regionale del Partenio, che si estende per le provincie di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli. Il parco, soprattutto nella zona di Avellino e Benevento, presenta punti di sosta e aree per pic-nic, molto apprezzate dagli escursionisti che intraprendono percorsi montuosi ed escursioni. Essendo una grande zona verde incontaminata, vanta una produzione agricola di qualità, tra cui i tartufi neri del Partenio, i funghi porcini, le cosiddette castagne del prete coltivate in bassa montagna nonché le nocciole con il quale viene prodotto il torrone nella vicina località di Ospedaletto d’Alpinolo. Non mancano coltivazioni di alberi da frutto che aggiungono ai sapori dell’Irpinia la mela annurca, la ciliegia imperiale, olive e uva. Per la produzione di olio d’oliva si usano ancora processi tradizionali con antichi frantoi, mentre dall’uva raccolta nella valle si producono vini grande di pregio: un esempio è il Fiano di Avellino DOCG. Peculiare dei monaci benedettini dell’abbazia di montevergine è la produzione del liquore Anthemis, realizzato grazie ad una ricetta che si conserva nel tempo. Visitando Mercogliano e i paesi limitrofi potrai assaporare i piatti tipici di una zona che abbraccia la terra rendendo i suoi frutti rinomati in tutto il mondo.
Gli eventi di Mercogliano
FEBBRAIO: Festa della Candelora
Il 2 febbraio giorno della candelora al Santuario di Montevergine vengono in pellegrinaggio i femminielli da ogni parte d’Italia.
FEBBRAIO: Carnevale A Mercogliano
Mercogliano conserva questa tradizione gelosamente. Ha importato dalle campagne del napoletano, la ZEZA, una scenetta carnevalesca, cantata al suono del trombone e della grancassa. Vide probabilmente la luce nella seconda metà del Seicento.
APRILE, MAGGIO, GIUGNO, OTTOBRE, NOVEMBRE: Pegasus
L’intervento è frutto di condivisione e nasce dalla consapevolezza che oggi, ancora più che in passato, il tempo libero destinato alla cultura non è solo una realtà economica, sociale ma anche possibilità di aggregazione tra i Giovani.
MAGGIO: Maggio Dei Monumenti
Da Pasqua fino all’ultima domenica del mese di maggio, Mercogliano organizza il maggio del monumenti, una pacifica invasione di iniziative culturali, spettacoli, incontri e mostre, che trasforma la cittadina in un grande palcoscenico all’aria aperta.
GIUGNO: Festa di San Guglielmo – Grigliate Sotto Le Stelle
La festa di San Guglielmo Patrono dell’Irpinia Come da tradizione, si svolge il 25 giugno. La festa del patrono dell’Irpinia e fondatore del santuario di Montevergine apre le rituali iniziative estive del Santuario di Montevergine ed accoglie i primi pellegrinaggi.
LUGLIO Mercogliano Music Festival
Il Mercogliano Music Festival si svolge in una cornice naturalistica suggestiva e gode, al contempo, di una posizione logistica ottimale da oltre dieci anni. Ospita performance di artisti di chiara fama internazionale anche in esclusiva per l’Italia.
ULTIMO WEEKEND DI LUGLIO Castellarte Festival Internazionale di Artisti in Strada
Tre notti dal sapore originale nella pittoresca cornice di Capocastello, il borgo medievale di Mercogliano (AV) che diventa palcoscenico naturale per le esibizioni degli “artisti in strada”. Arte circense, musica, teatro, artigianato, enogastronomia per il primo e più importante busker festival del centro-sud Italia.
AGOSTO Festival Internazionale di Fuochi Pirotecnici
A Torelli di Mercogliano il primo Sabato di agosto si svolge il rituale spettacolo di fuochi con maestri dell’arte pirotecnica provenienti da tutta Italia.
AGOSTO: VivitiBene
Percorsi enograstronomici, esposizione e degustazione del Tartufo del Partenio, concorso di bellezza del Lagotto Romagnolo.
SETTEMBRE: Terra di Fiano
Dal 2 al 30 settembre, nei fine settimana, le iniziative di Terra di Fiano di Avellino (uno dei tre vini DOCG) d’Irpinia, vi aspettano a Mercogliano con un programma di intrattenimenti e di degustazioni ricco di eventi.
OTTOBRE: I Sentieri della Memoria
Un itinerario ad anello ripercorre i vecchi sentieri dei pastori nelle transumanze e va a toccare i luoghi più suggestivi dal punto di vista naturalistico e storico.
NOVEMBRE: Campionato Regionale Campano di Ornitologia
Il Campionato Regionale Campano è organizzato a Mercogliano sotto l’egida della FOI (Federazione Ornitologica Italiana) dal 5 al 11 novembre. Collaborano all’organizzazione l’Associazione Ornicoltori Avellinesi – Nolani e l’Associazione Ornicoltori Bartolo Longo per propagandare la conoscenza delle specie esposte per il tramite degli orticoltori presenti. E’ prevista l’esposizione di circa 3.500 esemplari di diverse specie e razze.